Israele, autori contro gli sconti selvaggi
In 19 Giugno 2012 da redazioneDa “Il giornale della libreria” online (http://www.giornaledellalibreria.it/):
È in fase di discussione in Israele un disegno di legge proposto dal Ministero della cultura e appoggiato da personalità di spicco della cultura israeliana tra cui David Grossman e Amos Oz, Eli Amir e Yoram Kaniuk.
La proposta vieterebbe gli sconti sui libri per i primi 18 mesi dalla loro uscita per proteggere il guadagno degli autori. Solo alcune eccezioni sarebbero ammesse, come durante la Hebrew Book Week (nata nel 1926) e per alcune settimane attorno al capodanno e alla pasqua ebraici, quando lo sconto è permesso fino al 10%.
In Israele infatti, al contrario di quanto avviene in Italia,il diritto d’autore non viene gestito da contratto con l’editore ma piuttosto calcolato sulle vendite e sul prezzo di copertina, una modalità che sicuramente offre meno certezze agli autori.
Nel periodo in cui il libro è venduto a prezzo pieno, gli editori dovrebbero garantire l’8% sul prezzo di copertina agli autori per le prime 6.000 copie vendute, e almeno il 10% per le successive. Scaduti i 18 mesi, per i sette anni successivi gli autori dovrebbero ricevere una percentuale del 16%.
Il governo, anche grazie ai molti celebri autori che hanno dato il loro appoggio, sarebbe favorevole per ora all’approvazione della legge. Il Ministero della finanza, preoccupato per gli effetti che questa potrebbe avere (distorsione del libero mercato, crescita dei prezzi con conseguente contrazione dei consumi librari), ha avanzato una contro-proposta: la costituzione di un fondo statale come quelli già esistenti per altri settori culturali (14 milioni di euro annui per il cinema, 15 per il teatro), destinato agli scrittori, che non sarebbero costretti così a vivere solo di diritti d’autore.
Gli editori, con a capo Yaron Sadan (Book publisher association of Israel e fondatore della casa editrice Am Oved), si sono poi rifiutati di appoggiare la proposta, preoccupati delle possibili interferenze politiche nelle decisioni sui beneficiari dei fondi. Inoltre, come affermato da Sadan, la proposta non risolve alla base il principale problema del mercato librario israeliano: le due maggiori catene, Tzomet Sfarim e Steimatzky, che operano in condizioni di oligopolio rivaleggiando a colpi di sconti selvaggi sui libri.
Archivi
- Agosto 2018
- Aprile 2018
- Marzo 2018
- Febbraio 2018
- Gennaio 2018
- Dicembre 2017
- Novembre 2017
- Ottobre 2017
- Settembre 2017
- Maggio 2017
- Aprile 2017
- Marzo 2017
- Febbraio 2017
- Gennaio 2017
- Dicembre 2016
- Novembre 2016
- Ottobre 2016
- Settembre 2016
- Agosto 2016
- Luglio 2016
- Giugno 2016
- Maggio 2016
- Marzo 2016
- Dicembre 2015
- Ottobre 2015
- Settembre 2015
- Agosto 2015
- Luglio 2015
- Giugno 2015
- Maggio 2015
- Aprile 2015
- Marzo 2015
- Febbraio 2015
- Gennaio 2015
- Dicembre 2014
- Novembre 2014
- Ottobre 2014
- Luglio 2014
- Giugno 2014
- Maggio 2014
- Aprile 2014
- Marzo 2014
- Febbraio 2014
- Gennaio 2014
- Dicembre 2013
- Novembre 2013
- Ottobre 2013
- Settembre 2013
- Luglio 2013
- Giugno 2013
- Maggio 2013
- Aprile 2013
- Marzo 2013
- Febbraio 2013
- Gennaio 2013
- Dicembre 2012
- Novembre 2012
- Ottobre 2012
- Settembre 2012
- Luglio 2012
- Giugno 2012
- Marzo 2012
- Febbraio 2012
Calendario
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
« Ago | ||||||
1 | ||||||
2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 |
9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 |
16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 |
23 | 24 | 25 | 26 | 27 | 28 | 29 |
30 | 31 |