Elizabeth Kolbert vince il Pulitzer con La sesta estinzione
In 22 Aprile 2015 da redazioneElizabeth Kolbert ha vinto il prestigioso Premio Pulitzer per la categoria non-fiction con il libro “La sesta estinzione” (Neri Pozza, 20 euro). Nata nel 1961 a New York, redattrice del Times dal 1992 al 1997, Elizabeth Kolbert si occupa di cambiamenti climatici e riscaldamento globale per il New Yorker. Tra le sue opere Field Notes from a Catastrophe: Man, Nature, and Climate Change (Bloomsbury, 2006).
“La sesta estinzione” è salito subito ai primi posti delle classifiche di non-fiction ed è già stato acquistato dai maggiori editori mondiali. In Italia è stato pubblicato da Neri Pozza nella collana “iI Colibrì”. Ma di cosa tratta “La sesta estinzione”? Quando il geologo Charles Lyell, nel 1832, coniò il termine “catastrofismo” non intendeva certo spaventare nessuno, ma piuttosto far comprendere alla comunità scientifica che ogni cosa è destinata a finire. Oggi questo concetto è ampiamente compreso. Eppure, se intuissimo di essere prossimi a un’immensa catastrofe in grado di cambiare il nostro pianeta per sempre (“una sesta estinzione”), saremmo in grado di scongiurarla? A partire da questa intuizione, Elizabeth Kolbert passa in rassegna lo stato di salute del pianeta e intraprende un viaggio di quattro anni che la porta da Panama, dentro il cratere vulcanico in cui le rane dorate Atelopus zeteki, ritenute portafortuna dalle popolazioni autoctone, stanno scomparendo per colpa di una tossina, alle coste delle Galapàgos, dove si stanno estinguendo intere specie di tartarughe. Fa poi tappa in Islanda, dove l’uomo saccheggia impunito da più di trecento anni le uova dei pinguini, e in Italia, a Ischia prima, e a Gubbio poi, nella gola del Bottaccione, dove numerose specie di molluschi stanno scomparendo per colpa di un “inverno nucleare” che ricorda quello provocato migliaia di anni prima dalla caduta di un asteroide. E infine, con un po’ di immaginazione, si avventurerà in un futuro prossimo dove i panda, le tigri e i rinoceronti esisteranno soltanto negli zoo, dove la flora marina sarà estinta per colpa dell’acidità delle acque e le barriere coralline saranno soltanto un lontano ricordo. Studiando le opere dei maggiori biologi ed esperti di evoluzione (da Darwin e Cuvrier, ai più recenti Alfred Newton e Walter Alvarez) e assistendo agli esperimenti delle équipe di ricerca più all’avanguardia, Elizabeth Kolbert mette insieme un saggio che si legge come un reportage ì
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