Una analisi sui lettori “dispersi” nel 2013
In 17 Febbraio 2014 da redazioneChe fine hanno fatto i quasi due milioni di lettori di lettori che si sono persi nel 2013? E quali sono le cause?
Un interessante articolo di Lorenza Biava su GdL online cerca di dare una spiegazione intervistando due esperti.
Proponiamo qui uno stralcio dell’intervento di Pierdomenico Baccalario, autore di libri per ragazzi:
D.: Come interpreta il calo della lettura registrato per la prima volta anche nelle fasce più giovani della popolazione?
R.: È il logico risultato di una certa incapacità del nostro Paese di creare nuovi lettori. Una priorità, all’estero. In Uk, ad esempio la registrazione di una nuova futura mamma al servizio sanitario nazionale coincide con il riceve una busta informativa nella quale, tra i tanti sconti e gadget per il nascituro, vi è anche una tessera sconto su Waterstone utilizzabile per un anno. Ovvero: si vuole approfittare dell’evidente maggior tempo libero a disposizione della mamma per invogliarla a diventare una consumatrice di libri, o a comprarli già in previsione di farli leggere al bambino o alla bambina che verrà.
Non è un caso se, nel Regno Unito si è registrato un leggero incremento solo in un settore, quello prescolare (+0,56%). E che l’autrice del momento, star di vendite con 7,7 milioni di sterline di fatturato annuo 2013, sia proprio un’autrice di filastrocche, Julia Donaldson.
Nei mercati di riferimento esteri (che sono i due mercati di lingua inglese) a una flessione del lettore tradizionale si è affiancato un aumento di quello digitale, con un incremento percentuale, costante negli anni, del 15%.
(…) in Uk la vendita di libri per ragazzi è oggetto di campagne scolastiche nazionali intense e costanti: perché è dal successo di queste campagne che dipende la sopravvivenza dell’attività del settore.
Il libro, anche per ragazzi, è diventato quello che è per adulti: un mercato di nicchia, con un consumatore forte e onnivoro, da trattare con i guanti. Per gli adulti questa cura dovrebbe essere affidata a un prepotente ritorno della figura del libraio, in veste di angelo di quartiere capace di prevedere i suoi lettori con un incremento degli spettacoli di animazione, di incontri live, di letture e teatralizzazione delle storie (che sono attività su cui alcune case editrici estere stanno investendo moltissimo).
L’alternativa è un polveroso declino.
(…) Non è difficile capirne il motivo: i bambini aspirano a essere grandi copiando, dai grandi, i comportamenti che giudicano significativi e identificativi. E la nostra società adulta non è una società in un cui la lettura sia un sinonimo «cool» dell’essere adulti.
Lo sono invece i gadget tecnologici e l’ossessione da controllo di Sms e i bambini ci si sono buttati per dimostrare che, almeno lì, sono abili quanto o di più degli adulti che li circondano.
(…) I bambini leggono meno, in sintesi, perché leggono meno gli adulti.
E così facendo fanno anche meno sport: tutte le indagini condotte in Germania, Francia e Usa hanno evidenziato una correlazione diretta tra leggere e fare sport. O, meglio, tra non leggere e non farne affatto.
Dei lettori occasionali inglesi solo un punto percentuale si trasforma in forti lettori. Gli altri diventano, come in Italia, non lettori. Tra gli indicatori più interessanti dello scarso acquisto di libri, però, ce ne è uno legato al diverso concetto del possesso delle nuove generazioni. Sempre più ragazzi identificano la proprietà con l’accesso: non vogliono «avere» un libro, quando la possibilità di leggerlo.
E se la possibilità si traduce in uno sterminato catalogo perennemente a disposizione, diminuisce il senso di urgenza del dover leggere qualcosa qui, ora. L’emozione di essersi procurato un qualcosa di esclusivo e personalissimo.
Per loro, invece, c’è qualcosa di nuovo, rumoroso e improvviso pronto a distrarli e a dare la sensazione di essere tremendamente divertente.
Per chi è interessato alla lettura completa dell’articolo:
http://www.giornaledellalibreria.it/VIS/Pubbliche/VIS_News_NEWSLETTER.aspx?NWLID=850&IDUNI=zbrob5udpwtdigzjgioqdiiv1476&MDId=7341&Skeda=MODIF304-1666-2014.2.11
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