Sorpresa: i giovani preferiscono il libro di carta

Editoria in crisi, le librerie pure, il futuro è solo per le librerie online e i libri digitali?
I giornalisti e i media che affermano questo forse sono stati un po’… precipitosi.
A dispetto della grancassa propagandistica di alcuni, una ricerca del Censis intitolata “Il valore del bel libro” conferma che i giovani preferiscono ancora il libro di carta.
Certo, l’ebook è in forte crescita, ma i numeri sono ancora piccoli: un fatturato di circa 12 milioni di euro e 43.000 titoli disponibili.
Ma la vera “sorpresa” è che il libro di carta gode ancora della preferenza della grande maggioranza dei lettori giovani nella fascia d’età tra i 18 e i 24 anni.
Benchè “nativi digitali”, i giovani desiderano avere in casa un libro “da esibire e da sfogliare”: ha risposto così – a una ricerca commissionata dalla Fondazione Marilena Ferrari, realizzata su un campione di 1000 italiani intervistati al telefono – il 65% dei ragazzi sotto i 25 anni, contro una media del 52% del campione complessivo. Percentuale che scende al 46% degli over 55enni.
Quindi nessun timore di “scomparsa” del libro di carta in favore dell’e-book, a quanto pare.
Le Cassandre sono servite.
“Ad attrarre è ancora la bella stampa, sono le illustrazioni di pregio, la qualità della carta”, ha commentato il vicepresidente della Fondazione, Fabio Lazzari.
«Al libro di alta qualità si lega la questione dell’identità – spiegano dal Censis – più la ricerca dell’identità è forte, come nei giovani, più l’attrazione nei confronti di un oggetto che rappresenta uno “scrigno di sapere”, fruibile ma anche mostrabile, è forte».
La ricerca spiega anche che nelle famiglie italiane si conservano i libri lasciati in eredità: tutti gli interpellati, giovani e meno giovani, dichiarano di voler conservare ancora i libri dei genitori e dei nonni come “oggetti di valore”.
Magari non economico, certamente emozionale e simbolico, di valore culturale.